Falerno, una storia che dura da millenni



La leggenda tramandataci da Silio Italico vuole che il vino Falerno sia stato un dono dello stesso Bacco, dio del vino e della vendemmia, agli abitanti dell’Ager Falernus, per premiare la loro generosa ospitalità. Sceso sul monte Massico, Bacco incontrò un vecchio contadino di nome Falerno, che lo invitò a riposarsi nella sua capanna prima di rimettersi in cammino. Falerno, sebbene povero ed umile, offrì al dio quanto di meglio aveva: latte, miele e formaggio. Bacco rimase commosso da tanta bontà e, per ringraziare il vecchio, trasformò una coppa di latte in ottimo vino. Falerno lo bevve e si addormentò. Al suo risveglio, trovò la sua terra interamente ricoperta da splendidi vigneti che da quel giorno produssero il Falerno. In realtà, la storia del vino Falerno è meno leggendaria e custodisce un attento lavoro di coltura che, a cominciare dal III–II secolo a. C. è andato sempre più perfezionandosi, facendo sì che il Falerno diventasse un prodotto di ottima qualità, decantato da poeti della fama di Catullo, Marziale e Orazio e che servirlo ai conviti elevava lo status symbol dell’ospite.


Il Falerno oggi

I produttori vinicoli che oggi intendono occuparsi del Falerno hanno una grossa responsabilità verso la Storia. Fattoria Pagano è consapevole di questo e si avvicina al Falerno con il massimo rispetto e altrettanta umiltà. Per questo non presumiamo mai pensare di aver raggiunto la perfezione vinaria, ma continuiamo il nostro cammino impegnandoci sempre di più. E’ l’impegno, l’attenzione e la cura dei produttori che fanno la differenza. Ad oggi proponiamo di produrre un ottimo vino usando gli stessi metodi di coltivazione, proprio come duemila anni fa, ma soprattutto la stessa cura che usavano gli antichi. Per noi produttori, la cosa più importante è la valorizzazione del Falerno mediante il rispetto di tutti i parametri di produzione, nonché quella di fornire al cliente un prodotto di cui rimanga veramente soddisfatto.